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Allontanamento dei piccioni da pannelli solari e dal fotovoltaico

Allontanare i piccioni dai pannelli solari
Manuale tecnico e pratico per l’allontanamento dei piccioni e disinfestazione dal pannelli solari e dell’impianto fotovoltaico in modo definitivo

Come effettuare l’allontanamento dei piccioni dall’impianto fotovoltaico o dai pannelli solari in modo efficace e garantito

Cari Lettori, sono tecnico installatore di impianti anti piccione da ormai 30 anni e vorrei oggi affrontare la problematica dei piccioni che infestano sia i tetti che gli impianti solari e fotovoltaici. Come spesso accade nella giungla di internet sono presenti decine di articoli pieni di luoghi comuni e stupidaggini, vorrei oggi provare a fare chiarezza sull’argomento, sfatare i falsi miti e magari dare qualche indicazione utile per effettuare l’allontanamento piccioni dai pannelli in modo efficacie e garantito.

allontanamento piccioni Luca Marcacci

Perché i piccioni vanno sotto i pannelli solari?

I piccioni, o colombi che dir si voglia, normalmente non infestano strutture come villette a schiera o piccole abitazioni se non in casi veramente particolari. I piccioni per natura tendono a stare in strutture molto alte perché garantiscono una buona visibilità della zona circostante ed in posti dove sia possibile creare il nidi ed allevare la prole indisturbati. Normalmente una struttura come una villetta non garantisce queste condizioni di vita ottimali per vari motivi.

L’installazione di impianti fotovoltaici, scambiatori di calore e pannelli solari in genere cambia decisamente la situazione creando nuove condizioni di vita ottimali per questi animali anche in posti che prima non avrebbero mai infestato. Ed ora vediamo il perché

I pannelli solari per funzionare correttamente hanno bisogno di una corretta ventilazione nella parte sottostante, motivo per cui vengono installati su binari che li tengono staccati dal tetto di diversi centimetri. Li sotto i piccioni trovano adesso le condizioni ideali per creare un nido. Le condizioni sono ottime in termini climatici ma ad aggravare la situazione è il fatto che trovano anche le condizioni ideali per non essere attaccati da altri predatori. Quest’ultima condizione è molto rara per i piccioni perché normalmente i nidi sui tetti vengono realizzati nelle grondaie e dietro i camini, posti facilmente raggiungibili da un predatore.

Ricapitolando i nostri simpatici amici hanno quindi ora trovato un posto interessante dove creare un nido ed allevare i pulli in maniera indisturbata, hanno deciso che casa vostra ed il vostro impianto fotovoltaico è il posto migliore dove trasferirsi.

L’inizio di una grossa infestazione di piccioni

I piccioni sono gallinacei di gruppo, ovvero volatili socievoli che tendono a radunarsi in stormi che variano da qualche decina a diverse centinaia di unità. Come se non bastasse questa loro caratteristica si deve aggiungere un comportamento esclusivo di questi volatili, ovvero la particolarità innata di rimanere e tornare sempre nel posto dove nascono.

Non lo sapevate ?

Ebbene si, è per questo motivo che esistono i ben conosciuti piccioni viaggiatori. In realtà i piccioni sono tutti viaggiatori e tendono a vivere e nidificare nel posto in cui sono nati. Quello che accade sotto i pannelli solari è proprio questo. Una coppia di piccioni darà il vita ad una intera colonia.

Da subito l’infestazione da piccioni non si nota visibilmente, queste creature tendono a stare nel nido a covare le uova e si allontanano solo per approvvigionare il cibo e l’acqua. Successivamente il primo nido darà vita a due simpatici piccoletti che in breve tempo saranno a loro volta in grado di creare un altro nido che darà vita anche lui a due simpatici piccoletti. Bene sono passati solo 5 mesi e siamo già a 2 nidi e 4 piccioni adulti e 4 piccoli.

Altri 2 mesi ed avremo raggiunto 4 nidi, 8 piccioni adulti e 8 piccoli e cosi via.

Ora siete nei guai. La parte sottostante all’impianto solare sarà piena di paglia, piume e guano di piccione e gli adulti avranno cominciato a stare anche nella parte superiore sporcando il lato fotovoltaico dell’impianto. Adesso i rischi per tutto il sistema solare sono veramente importanti. I nidi sotto i pannelli potrebbero nei periodi estivi innescare incendi, la loro semplice presenza blocca il regolare flusso di aria e questo deteriorerà tutto l’impianto, i cavi sottostanti sono ormai immersi nel guano di piccione, umido e corrosivo e gli escrementi dei volatili nella parte superiore, essendo bianchi, respingono i raggi del sole e simultaneamente ne corrodono la superfice.

maggiori approfondimenti nel nostro articolo: Nidi sotto i pannelli fotovoltaici: incendio e rischi elettrici

nido di piccione sotto i pannelli solari- rimozione

Ora vediamo come effettuare l’allontanamento dei piccioni dai pannelli solari e dall’impianto fotovoltaico

Se non avete dimestichezza con i lavori sui tetti e con l’edilizia in genere vi consiglio di desistere dall’impresa di provare da soli a risolvere il problema e di interpellare invece una ditta specializzata nel servizio di disinfestazione piccioni. Il lavoro che va fatto per effettuare l’eliminazione di questi volatili non è per niente semplice e considerato che si svolge in altezza è necessario utilizzare tutti i sistemi di sicurezza prescritti dalla legge.

Sistemi anti volatili fai da te, ultrasuoni per piccioni e diavolerie varie:

Ovviamente, ogni sistema semplice immediato e poco costoso non funziona. In alternativa sia la mia azienda Falco Installazioni che tutte le altre aziende che si occupano di disinfestazione piccioni sarebbero già chiuse da molto tempo.

Gufi di plastica, CD, ultrasuoni per piccioni, simulacri di falco, palloni gonfiabili e via dicendo non sono assolutamente in grado di allontanare i piccioni dal tetto. Questi sistemi di allontanamento volatili sono esclusivamente in grado di creare quello che in gergo chiamiamo effetto spaventapasseri. Ovvero i volatili dapprima dimostrano timore e scetticismo, poi si accorgono che questi sistemi sono inermi e che non recano nessuna interferenza alla loro vita, in breve tempo cominciano ad ignorarli completamente ritornando ad infestare il tetto come prima. Detto questo non perdete tempo soldi e spesso la vostra immagine col vicinato addobbando il vostro tetto con una a caso di queste inutili diavolerie e cominciamo a fare una vera e propria disinfestazione dai piccioni

1  Pulizia sotto i pannelli solari

La prima operazione che deve essere eseguita consiste nella rimozione dei nidi che essendo composti di materiale infiammabile potrebbero innescare incendi. Oltre al pericolo di incendio la presenza dei nidi di piccione sotto i pannelli fotovoltaici ostacola il regolare flusso dell’aria comportandone il surriscaldamento e i relativi problemi causati dallo stesso.

La rimozione dei nidi può essere eseguita in due modi: la prima consiste nello smontaggio dei pannelli, ovviamente questo lavoro difficilmente si può fare da soli e quasi sempre presuppone l’intervento di un’azienda specializzata , la seconda consiste nell’usare semplice acqua. I nidi sono fatti di ramoscelli incollati fra di loro dagli escrementi dei piccioni. Lasciando scorrere abbondante acqua dalla parte superiore del tetto i nidi tendono a sciogliersi ed a fuoriuscire dal lato opposto. Questa operazione è abbastanza semplice e può essere realizzata da chiunque, è comunque necessario avere cura di non far cadere il materiale nelle grondaie perché potrebbero intasarsi. Una volta effettuata la rimozione dei nidi si deve procedere a disinfestare accuratamente l’area. I nidi sono spesso infestati dalla zecca molle del piccione. Queste ultime normalmente vivono cibandosi del sangue prelevato dai pulli (pulcini di piccione) ora sfrattate ed affamate cercheranno altre fonti di ricovero soprattutto di cibo e potrebbero attaccare sia voi che i vostri animali domestici. Se si esegue un buon lavaggio con abbondante acqua questa operazione può essere evitata, io consiglio di effettuarla comunque ed in ogni caso. Le punture di zecca, oltre che fastidiose possono talvolta rivelarsi anche pericolose, meglio non rischiare.

Piccioni sotto i pannelli solari- lavaggio impianto

2  Installazione di barriere anti piccione

La prima operazione che va fatta è impedire ai colombi di tornare sotto i pannelli e di rifare istantaneamente il nido. Di solito dalla rimozione al momento in cui i volatili ne ricominciano la costruzione non passano più di due ore, quindi non consiglio di rimandare al giorno dopo. Le barriere anti volatili disponibili sul mercato sono molteplici e si possono trovare praticamente ovunque in rete, tuttavia è necessario installare barriere specifiche per questo scopo. Nel nostro caso utilizziamo reti metalliche di vari materiali a seconda delle necessità: acciaio, rame, zincate ecc. Le stesse vengono debitamente sagomate in base alla struttura da proteggere e fissate direttamente all’impianto da proteggere.

Sul mercato esistono anche altri tipi di soluzione, per esempio sono disponibili i para passeri di plastica da incollare direttamente ai pannelli piuttosto che cilindri simili a scopettoni da incastrare sotto. Basta cercare su internet antipiccione per pannelli solari. Io preferisco ed installo le reti perché garantiscono il flusso di aria, non possono essere spostate o divelte dai piccioni e durano una vita. Essendo un’azienda specializzata devo ovviamente garantire ai miei clienti il top di gamma sia in termini di materiali che di soluzioni.

Protezione pannelli con rete e elettrostatico Falco Installazioni

3 Allontanare i piccioni dal tetto e dai pannelli solari definitivamente

Diciamo che adesso siamo più o meno a metà dell’opera, l’operazione appena decritta impedirà ai piccioni di infilarsi e nidificare sotto i pannelli fotovoltaici tuttavia non gli impedirà di continuare a sostarci sopra continuando a sporcare ed a compromettere il corretto funzionamento dell’impianto solare. Come spiegavo all’inizio dell’articolo i piccioni sono estremamente abitudinari, ed almeno ché nelle immediate vicinanze non ci sia un tetto identico al vostro con la stessa tipologia di impianto fotovoltaico, continueranno probabilmente a sostare sul vostro per molto tempo.

Per i pannelli solari, addirittura, nei primi giorni dall’installazione delle protezioni la situazione potrebbe anche peggiorare. I piccioni che prima stavano sotto la pannellatura adesso tenderanno a sostare nella parte superiore dei pannelli protetti dalle reti aumentando il quantitativo di guano depositato sul pannello ed a diminuirne ulteriormente la resa.

Per disinfestare completamente ed istantaneamente la copertura sarebbe consigliata l’installazione di un impianto elettrico (o per meglio dire elettrostatico) specifico per allontanamento volatili. Alcune aziende propongono anche l’installazione dei classici spilloni su tutto il perimetro del tetto ma la mia esperienza ha insegnato che questa soluzione, anche se sembra più economica e pratica, non garantisce praticamente mai il risultato finale sperato.

Non proseguo a darvi spiegazioni tecniche su questa tipologia di impianti, perché ne ho già parlato abbondantemente in altri post e comunque potete provare trovare tutte le informazioni del caso direttamente sul sito a questo pagina specifica: Impianti antipiccione Falco Installazioni

Spero di essere riuscito a dare un chiaro quadro di questa tipologia di infestazione  e su come risolverla in modo serio e professionale, per altre informazione potete contattarmi direttamente dal sito ai miei recapiti diretti o

compilando la richiesta di contatto direttamente qua

Alcuni lavori eseguiti da Falco Installazioni:

Villa: tetto in coppi, FV 14 kW -bonifica nidi, protezione laterali ventilate e impianto elettrostatico Falco Installazioni.

allontanamento piccioni impianto fotovoltaico- Falco Installazioni

Villa con tetto in coppi, impianto fotovoltaico da 14 kW invaso dai piccioni: nidi sotto i moduli, guano, gronde ostruite e una stringa surriscaldata. Intervento: bonifica e sanificazione con rimozione nidi/guano; installazione di protezioni perimetrali per i pannelli ventilate e sagomati su tutto il perimetro .Chiusura varchi presso abbaini e colmo; completamento con impianto elettrostatico anti-piccioni su colmi e grondaie. Risultato: allontanamento piccioni stabile, ventilazione ripristinata, produzione regolare. Verifica dopo 90 giorni: nessun piccioni. Lavoro eseguito in sicurezza (Linee vita presenti e  DPI III) con documentazione finale e DICO.

Complesso rurale: tetto in coppo antico, FV 8 kW — bonifica, rete elettrosaldata e impianto elettrostatico

Impianto elettrostatico e reti ventilate su tetto con fotovoltaico

Complesso rurale con tetto in coppo antico appena restaurato. Fotovoltaico 8 kW con forte pressione da piccioni (ruscello frontale + campi): numerosi nidi sotto-modulo. Abbiamo eseguito bonifica con getti d’acqua controllati e sanificazione; poi perimetrazione sotto i pannelli con rete elettrosaldata fissata ai telai mediante viti Ø3 mm compatibili con le condizioni di garanzia, mantenendo la ventilazione. Sigillati i punti critici presso colmo e camini. Chiusura dell’intervento con sistema elettrostatico Falco Installazioni sulle linee di posa abituale. Dopo 2 mesi primo controllo: nessun nuovo insediamento di piccioni, gronde libere, tetto perfettamente pulito stringhe regolari e produzione stabilizzata.

Villetta a schiera con impianto solare da 4 kW – bonifica guano, rete perimetrale e impianto elettrostatico Falco Installazioni

Reti ed impianto elettrostatico Falco Installazioni su Pannelli solari 6 MV


Villetta a schiera con impianto fotovoltaico 4 kW. Presenti guano e deposito sotto-modulo. Intervento in sequenza: rimozione guano e lavaggio pannelli, quindi posa di rete perimetrale (esclusione fisica con ventilazione preservata) e installazione di impianto elettrostatico Falco Installazioni sui punti di sosta abituali. Lavoro eseguito in 2 giorni con piattaforma aerea (PLE) e DPI III, senza forare i telai dei moduli. Risultato: accessi chiusi, superfici pulite, produzione regolare. Costo: € 3.200 complessivi (variabile in base a perimetro, accessi e livello d’infestazione).

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FAQ -Domande frequenti su piccioni ed impianti solari

Perché i piccioni si infilano sotto i pannelli solari?

I pannelli creano uno spazio riparato, caldo e protetto dai predatori: l’habitat perfetto per nidificare. Una coppia si stabilisce, poi arrivano giovani e adulti in pochi mesi. Il risultato è accumulo di nidi e guano, ostruzione della ventilazione dei moduli e aumento dei rischi per l’impianto e la copertura.

Quali danni e rischi causano nidi e guano su fotovoltaico e tetto?

Nidi, piume e foglie si accumulano sotto i moduli: l’aria non circola, i pannelli si scaldano e la produzione cala. In casi gravi quell’accumulo, vicino a cavi e giunzioni, può innescare un incendio. Il guano, oltre a sporcare, corrode metalli e cavi, intasa le gronde e può causare infiltrazioni. Risultato: meno resa dell’impianto, più rischi per il tetto e più problemi igienici (odori, parassiti).

Come mi accorgo che ho un’infestazione sotto i pannelli?

Segnali tipici: rumori e battiti d’ali sotto i moduli, piume e guano in grondaie e terrazze, cattivi odori, gocciolamenti anomali, presenza di zecche molli in casa/soffitta. Sul lato impianto, puoi notare cali di produzione in stringhe vicine all’area infestata.

Quando è il momento giusto per intervenire?

Subito: più si aspetta, più nidi e guano aumentano i danni e i tempi di bonifica. Il momento migliore è fuori dal pieno periodo riproduttivo, ma se l’infestazione è in corso si interviene comunque, prestando attenzione alla rimozione etica dei nidi secondo le disposizioni locali.

In cosa consiste un intervento “completo” ben fatto?

Tre fasi: 1) Bonifica (rimozione nidi/guano, lavaggio e sanificazione); 2) Chiusura degli accessi con barriere perimetrali sagomate (reti metalliche che non bloccano l’aria); 3) Impianto elettrostatico sulle superfici di posa (colmi, gronde, cornicioni) per impedire la sosta. A fine lavori: collaudi, prove e consegna report.

Quanto costa proteggere un’abitazione media (villa a schiera o singola)?

Per una casa “tipo” il costo di una protezione completa (lavaggio/bonifica, reti perimetrali e impianto elettrostatico Falco) è normalmente compreso tra € 1.800 e € 3.500. Il range dipende da perimetro, altezza, complessità del tetto, accessi con PLE, stato dell’infestazione e rifiniture richieste.

Da cosa dipende il preventivo? Come si calcola il prezzo?

Incidono: metri lineari da proteggere, pendenze e forme del tetto, numero di colmi/gronde, difficoltà di accesso (PLE, linee vita), quantità di nidi/guano da rimuovere, tempo di bonifica e materiali scelti. Un sopralluogo tecnico permette di misurare bene e ridurre gli imprevisti.

Reti perimetrali o “parapasseri” in plastica: cosa cambia?

Le reti metalliche sagomate e fissate al telaio del fotovoltaico chiudono davvero gli accessi e resistono alla forze dei piccioni e al meteo. Altri sistemi come gli “scopettoni” o altre barriere plastiche possono offrire un effetto parziale, spesso aggirabile dai piccioni e sicuramente degradabile nel tempo.

Cos’è l’impianto elettrostatico e come funziona?

È un sistema discreto che rende scomoda la posa sui punti caldi (colmi, cornicioni, gronde). Non ferisce: eroga micro-stimoli dissuasivi non continui che educano il volatile a non usare quelle superfici. Insieme alle reti, è la soluzione stabile per evitare il ritorno.

È sicuro per persone, animali domestici e impianto FV?

Sì: un impianto progettato e installato correttamente è non letale e conforme alle norme di sicurezza. Non interferisce con l’elettronica del fotovoltaico e non danneggia i moduli. In aree accessibili, si prevedono etichette e accorgimenti anti-contatto.

La protezione influisce sulla resa del fotovoltaico?

Positivamente: rimuovere nidi e guano e ripristinare la ventilazione riduce il surriscaldamento dei moduli e può recuperare produzione. Le barriere sono progettate per non impedire il flusso d’aria; l’impianto elettrostatico non altera il rendimento elettrico.

Serve manutenzione dopo l’intervento?

Minima ma utile: un controllo annuale (o post-temporale forte) per verificare fissaggi, tensione delle reti e taratura dell’impianto, e un lavaggio periodico dei moduli secondo le indicazioni del produttore. Noi di Falco Installazioni garantiamo anche contratti annuali di manutenzione con lavaggio dei pannelli e verifica programmata dell’impianto elettrostatico, per mantenere efficacia e resa nel tempo.

Posso fare da solo pulizia e protezione?

Sconsigliato: si lavora in quota, con DPI e PLE, e servono sistemi anticaduta e procedure (POS). L’improvvisazione aumenta rischi e costi futuri; un’installazione scorretta lascia varchi e vanifica l’investimento.

Tutti possono installare un impianto elettrostatico?

No. L’installazione deve essere eseguita da un tecnico abilitato con competenze da elettricista, soprattutto in presenza di impianti fotovoltaici: occorre conoscere cablaggi, masse, percorsi cavi e zone calde (hotspot) per evitare danni e interferenze. A fine lavori l’impianto va certificato con DICO – Dichiarazione di Conformità (ai sensi della normativa tecnica vigente, es. DM 37/08); senza DICO l’intervento non è a norma.

Quanto tempo richiede un intervento tipico in ambito residenziale?

Solo interventi molto piccoli si chiudono in giornata; per tutti gli altri casi il cronoprogramma tipico è da 2 giorni in su. Il cronoprogramma viene indicato nel preventivo, coordinandosi con l’utente per l’accesso con mezzi e le eventuali interruzioni.

Ci sono norme o autorizzazioni da rispettare?

Sì: sicurezza nei lavori in quota (DPI, PLE, linee vita, POS), gestione corretta dei materiali rimossi e rispetto delle disposizioni locali su fauna urbana e benessere animale. Affidarsi a professionisti garantisce conformità e tracciabilità dell’intervento.

Articolo scritto il 23.09.25

Da Luca Marcacci

Direttore tecnico Falco Installazioni